Si avvicina la preparazione estiva (18 agosto con impegno di Coppa Lombardia già il 25) anche per la Cassolese di mister Dario Arioli e comincia così a delinearsi la composizione della nuova rosa che la prossima stagione affronterà il campionato di Seconda Categoria. Dei componenti della scorsa stagione salutano la rosa biancoceleste Pedalà che si accaserà al Cilavegna, Ghezzi al Mortara e Baldi alla Romentinese; sicuri partenti senza ancora una destinazione pure Bracco, Maietti e Scalisi. Insomma la rivoluzione prospettata dal presidente Luigi Parolo c’è stata; finito un ciclo si riparte dai giovani del settore giovanile e dai nuovi arrivi: da Borgo Lavezzaro arrivano Scattini, Borghi e Grano, mentre Murari si accasa da svincolato. “Stiamo discutendo- spiega il delegato ormai ex direttore sportivo Mattia Delfrate- ancora con Faraci che ha subito un brutto infortunio con noi all’inizio della scorsa stagione che lo ha costretto a fermarsi per tutto il torneo; sarebbe veramente l’acquisto più importante se decidesse di restare. Confermo inoltre che non presenteremo alcuna formazione di Juniores ma punteremo su un folto gruppo di Allievi; molti ragazzi che lo scorso anno erano in Juniores staranno con noi in Prima Squadra come Istroni, Rivetti, Piccolini e Mazzini rientrato dal prestito a Cilavegna; altri invece si accaseranno a Cilavegna”. E poi chiude: “Ci deve essere un cambio generazionale; i veterano rimasti come Gabba, Simonato o El Faria devono prendersi la squadra sulle spalle. Ci sono due retrocessioni da vendicare”. Per quanto riguarda la pallavolo sarà Alessio Sacchi a coordinare tutto il settore; minivolley, under 16 e prima squadra saranno tutte sotto la sua guida. Da valutare l’ipotesi di un under 14. La rosa della Prima Squadra femminile è tutta confermata con forse un nuovo solo innesto.
Polisportiva Dilettantistica senza fine di lucro. Promuove e sostiene lo sport, in particolare quello giovanile, al servizio del territorio Cassolese e ne promuove l'attività in ambito Pavese e Lombardo.
mercoledì 30 luglio 2014
domenica 20 luglio 2014
CODICE ETICO FIGC-SGS-LND PAVIA
CODICE
ETICO
Il
Codice Etico ha l’ obiettivo di indirizzare tutte le attività delle
ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE DI CALCIO (di seguito A.S.D.)
appartenenti alla Delegazione Provinciale di Pavia,verso criteri di rispetto
della legge, lealtà, correttezza professionale ed efficienza economica nei
rapporti interni ed esterni, al fine di favorire indirizzi univoci di
comportamento volti al consolidamento di una positiva reputazione.
Il
Codice Etico è vincolante per i comportamenti di tutti gli associati dell’
Associazione Sportiva Dilettantistica.
Le
regole espresse dal Codice Etico devono essere rispettate da tutti coloro che,
nell’ esercizio del proprio ruolo, agiscono in nome e per conto della A.S.D. e,
non ultimo, dai genitori che, con il loro comportamento civile e corretto,
contribuiscono alla diffusione di una immagine positiva della A.S.D. ,
rappresentando i principi e i valori durante lo svolgimento delle
manifestazioni sportive.
La
A.S.D. si impegna a rispettare i diritti , l’ integrità fisica, culturale e
morale di tutti gli atleti ; la centralità della persona si esprime in
particolare attraverso la valorizzazione dei propri collaboratori, l’
attenzione rivolta ai bisogni degli atleti , a tal proposito si richiama la
“Carta dei diritti dei bambini” e la “Carta dei diritti dei ragazzi allo sport”
in modo che ad ogni bambino e bambina sia assicurato il diritto di:
·
Divertirsi e giocare
·
Fare sport
·
Beneficiare di un ambiente sano
·
Essere circondati ed allenati da persone
competenti
·
Seguire allenamenti adeguati ai loro ritmi
·
Misurarsi con giovani con le stesse
possibilità di successo
·
Partecipare a competizioni adeguate alla loro
età
·
Praticare sport in assoluta sicurezza
·
Avere i giusti tempi di riposo
·
Di non essere un campione
·
Perdere
L
U.E.F.A. nel trattare argomentazioni che riguardano il calcio giovanile e di
base ha rilevato i concetti espressi nella carta dei diritti e, per darne più
significato, li ha evidenziati in un decalogo che si ritiene utile ribadire:
·
Il calcio è un gioco per tutti
·
Il calcio deve poter essere praticato ovunque
·
Il calcio è creatività
·
Il calcio è onestà
·
Il calcio è semplicità
·
Il calcio deve essere svolto in condizioni
sicure
·
Il calcio deve essere proposto con attività
variabili
·
Il calcio è amicizia
·
Il calcio è un gioco meraviglioso
·
Il calcio è un gioco popolare e nasce dalla
strada
La
A.S.D. evita ogni discriminazione in base all’ età, al sesso, all’ orientamento
sessuale, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni
politiche e religiose dei suoi interlocutori.
La
A.S.D. si impegna, in sintesi, ad operare in modo equo e imparziale, adottando
lo stesso comportamento verso tutti gli interlocutori con cui entra in
contatto, pur nelle differenti forme di relazione e comunicazioni richieste
dalla natura e dal ruolo istituzionale degli interlocutori.
La
A.S.D. si impegna nei confronti di tutte le ASD iscritte alla Federazione
Italiana Giuoco Calcio a mantenere un comportamento corretto e collaborativo
evitando tutte quelle azioni che possano danneggiare le società consorelle e a
fare in modo che ogni componente della ASD rispetti ed attui questo principio.
L’A.S.D.
si impegna a fornire informazioni complete, corrette, adeguate e tempestive sia
all’ esterno (ad esempio la Pubblica Amministrazione) sia all’ interno. Le
informazioni sono rese in modo chiaro e semplice e di norma fornite tramite
comunicazione scritta.
RISERVATEZZA
L’
A.S.D. assicura la riservatezza dei dati personali, con particolare attenzione
per i dati sensibili, in proprio possesso, in conformità alle normative vigenti
(Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003)
I
Dipendenti e i Collaboratori devono salvaguardare il carattere riservato delle
informazioni cui hanno avuto accesso nell’ adempimento delle proprie attività
lavorative, anche se tali informazioni non sono specificatamente classificate
come riservate e non riguardano in modo specifico la A.S.D. ma atleti,
dirigenti e genitori.
CODICE ETICO COMPORTAMENTALE DELL’
ATLETA
·
Frequentare gli allenamenti con costanza e
assiduità, rispettando orari e convocazioni, avvisando per tempo, in caso di assenza, il
dirigente di riferimento o l’ allenatore.
·
Praticare il calcio con passione, buona
volontà, impegno e serietà
·
Rispettare le norme della FIGC e accettare le
decisioni dell’ allenatore e dei giudici di gara anche quando queste non
sembrano condivisibili
·
Saper vincere senza presunzione e saper
perdere senza eccessiva amarezza
·
Avere
cura della divisa sociale, nonché delle attrezzature sportive di cui si fa uso,
indossare sempre l’ abbigliamento sociale sia durante lo svolgimento delle
manifestazioni sportive sia durante gli allenamenti
·
Dare il massimo delle proprie possibilità
nell’ intento di favorire il successo del gruppo e non del singolo
·
Ricordarsi che non si gareggia solo per se
stessi ma soprattutto per i propri compagni di squadra.
·
Comportarsi in maniera rispettosa ed adottare
un linguaggio rispettoso prima, durante e dopo la gara
e durante gli allenamenti, nei confronti dell’ arbitro, dell’allenatore,
dei dirigenti, dei compagni di squadra, degli avversari e del pubblico,
CODICE ETICO
COMPORTAMENTALE DEL GENITORE
·
Aiutare i propri figli a capire le giuste
motivazioni per praticare il calcio,
·
Essere di esempio con un comportamento
corretto in ogni situazione
·
Non fare carico sui figli delle proprie
ambizioni
·
Non criticare l’ allenatore o i dirigenti
della società alla presenza dei figli
·
Riconoscere, oltre alle performance dei
propri figli, anche quelle degli altri
·
Non fare da secondo allenatore da bordo
campo, al proprio figlio un allenatore basta
·
Accettare le decisioni dell’ allenatore, dei
giudici di gara, anche quando queste non sembrano condivisibili
·
Impegnarsi affinchè i propri figli rispettino
gli orari di allenamento e di convocazione alle gare e avvisino per tempo in
caso di assenza, il dirigente o l’
allenatore
·
Impegnarsi affinchè i propri figli indossino
sempre l’ abbigliamento sociale sia durante lo svolgimento delle manifestazioni
sportive sia durante gli allenamenti
CODICE ETICO COMPORTAMENTALE DELL’
ALLENATORE
·
Incoraggiare e motivare, non rimproverare
·
Trasmettere entusiasmo , gioia, fiducia e
ottimismo
·
L’ importanza dei risultati non deve mai
mettere a repentaglio la salute e l’ integrità fisica dei giocatori
·
Il gioco del calcio non deve mai impedire al
giovane di ottenere buoni risultati sotto il profilo scolastico
·
Gli allenatori sono responsabili del
comportamento dei propri giocatori ed hanno il dovere di incoraggiare il Fair
Play sia durante le sedute di allenamento che durante le gare
·
Gli allenatori devono evitare atteggiamenti
dissenzienti ed aggressivi nei confronti della panchina avversaria
·
Controllare che gli atleti non facciano uso
di sostanze non ammesse
·
La diagnosi ed il trattamento degli infortuni
sono un problema medico, di conseguenza gli allenatori devono fare in modo che
vengano trattati da personale qualificato. Formulare diagnosi o consigli per
terapie è un comportamento da evitare.
·
Facilitare la socializzazione e la coesione
fra gli atleti fornendo loro occasioni di maggiore conoscenza, comprensione e
apprezzamento anche fra ragazzi dii diverse origini culturali
·
Evitare di suscitare nell’ atleta attese
sproporzionate alle sue possibilità
CODICE ETICO
COMPORTAMENTALE DEI DIRIGENTI DELLA SOCIETA’
·
Mantenere e sviluppare un rapporto di fiducia
con tutti gli elementi della ASD, genitori, atleti e con la FIGC , fornitori,
partners, istituzioni
·
Privilegiare sempre gli interessi della
società rispetto a quelli di terzi e personali, evitando che questi ultimi
possano interferire sulle decisioni, sui comportamenti, sui servizi o sulle
opinioni
·
Verificare che il Codice Etico sia attuato da
tutti i tesserati della società
·
Essere da esempio per l’ applicazione quotidiana
dell’ etica sportiva
·
Verificare che non si presentino problemi
concernenti ogni specie di discriminazione in base all’ età, al sesso, allo
stato di salute, alla razza, alla nazionalità alle opinioni politiche e alle
credenze religiose
·
Essere contrari a qualsiasi forma di
discriminazione sociale, razzismo, zenofobia e violenza
·
Rispettare i regolamenti F.I.G.C. e vietare
che i collaboratori della ASD mettano in atto azioni che vadano ad intaccare l’
etica sportiva, l’ educazione e il rispetto per gli altri.
Infine
ASD, allenatori, dirigenti, genitori e atleti devono vigilare con la massima
attenzione
·
sull’ uso che viene fatto da tutti i
tesserati dell’ immagine della ASD e dei suoi componenti sui social network.
·
Sugli atteggiamenti che possano compromettere
l’ immagine e la reputazione della ASD e dei suoi componenti
·
Sul consumo inutile o l’ impiego non
razionale di mezzi e risorse.
SANZIONI DISCIPLINARI
Questo codice etico non intende volutamente identificare
in questa sede precise sanzioni disciplinari, volendo essere, come citato in
premessa, semplicemente uno strumento di guida ed un invito al corretto
comportamento di tutti i soggetti che costituiscono la ASD .
In
caso di inosservanza di una qualsiasi delle regole del Codice spetterà al
Consiglio Direttivo della ASD verificare la gravità dell’ inadempienza e
conseguentemente decidere se e come intervenire.
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